I nuovi obblighi in materia di privacy introdotti dal GDPR comportano in molti casi l’obbligo di nomina di un DPO, un consulente esterno esperto di privacy.
Tutte le pubbliche amministrazioni e moltissime aziende sono obbligate a scegliere un DPO, in alti casi la nomina è facoltativa ma può essere consigliata.
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La tua azienda è conforme al GDPR?
Il Regolamento UE 2016/679 obbliga anche le aziende ad adattarsi alle nuove previsioni in materia di privacy. Non sempre basta una semplice consulenza, in alcuni casi sarà necessario nominare un’apposita figura che assista l’azienda nell’attività di trattamento dati. Questa figura è stata proprio istituita dal Regolamento 2016/679 ed è il DPO: data protection officer.
Chi è il DPO?
Si tratta di una figura che abbia competenze tecniche e giuridiche in tema privacy. Il compito del DPO è quello di controllare e vigilare sull’operato del titolare del trattamento. Il DPO, inoltre, svolge un’attività di consulenza circa le azioni intraprese dall’azienda e che prevedono il trattamento di dati.
Per quali aziende è necessario il DPO?
Devono nominare un DPO: società operanti nel settore della cura della salute, della prevenzione/diagnostica sanitaria, quali ospedali privati, terme, laboratori di analisi, centri di riabilitazione; call center; società che forniscono servizi informatici; istituti di credito, società assicurative, società finanziarie; caf e patronati; società di recupero crediti; imprese di ricerca del personale; istituti di vigilanza; partiti, movimenti politici e sindacati; società di distribuzione di energia; società operanti nel settore delle telecomunicazioni; società erogano servizi televisivi a pagamento.
Non sai se sei obbligato a nominare un DPO?
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