Con un comunicato stampa, ieri, 21 marzo 2018, il Consiglio dei Ministri ha reso nota l’approvazione dello schema preliminare del decreto legislativo recante le disposizioni necessarie per l’adeguamento della normativa nazionale italiana al nuovo Regolamento 2016/679 che, come noto, entrerà in vigore il prossimo 25 maggio. La principale novità è la abrogazione del Codice Privacy.
Il testo è stato predisposto dal Ministero della Giustizia in attuazione dell’art. 13 della legge di delegazione europea (n. 163 del 25 ottobre 2017) che prevedeva l’adozione di uno o più decreti legislativi al fine di conformare la disciplina europea in materia di protezione dei dati personali con le disposizioni nazionali.
L’obiettivo condiviso del provvedimento è quello di evitare una “scomoda” convivenza tra il Regolamento Europeo e la preesistente normativa italiana, in larga parte incompatibile con il primo.
La strategia adottata prevede, quindi, la abrogazione del Codice Privacy, ossia dell’intera normativa in materia di dati personali (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196) e la sua integrale sostituzione con le disposizioni del Regolamento 2016/679 e con le norme di “armonizzazione” contenute nel decreto stesso.
Al fine di accelerare il processo normativo, si è scelto, pertanto di adottare un unico provvedimento attuativo il cui iter appena iniziato, dovrà completarsi, entro il 19 maggio (data di scadenza della delega) dopo aver ricevuto i pareri del garante Privacy, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.
Proprio la formazione di queste ultime, resta, al momento la più grande incognita, dovendosi attendere la costituzione del nuovo Parlamento.
di Lucrezia D’Avenia